Cosa c’è di nuovo sotto il cielo keniano? Elezioni, violenze, elezioni, relazioni con la stampa, violenze ed ancora elezioni. Detto così pare che non accada niente di nuovo.
Proviamo a raccontare due storie giusto per fare un po’ il punto della situazione.
Abbiamo già dato spazio a quanto successo a Garissa, il più violento attacco a forze della polizia, stando a fonti keniane. È notizia degli ultimi giorni che nell’attacco sono state coinvolte forze irregolari nigeriane dai terroristi di al Shabaab, su cui abbiamo anche scritto in precedenza, la “migliore gioventù” come abbiamo avuto modo di definirla. La cosa non stupisce, anzi sembra quasi scontata. In quei posti il pericolo che viene dall’acqua e dal petrolio riuscirebbe a scompaginare chiunque, immaginiamo popolazioni nomadi con strani vicini di casa (terroristi islamici). Poi siamo in periodo elettorale, tanto per far piovere (è il caso di dire, visto che parliamo anche di acqua) sul bagnato. Certo strumentalizzare per fini politici un evento tanto grave è facile, ed in periodo elettorale non si lasciano indietro nemmeno le cose facili. Poi sulla giustezza dell’operazione si può discutere, ma le elezioni hanno il loro, perverso, codice.
Ed a proposito di elezioni una seconda notizia. Di recente il presidente Kikabi ha nominato alla comunicazione Muthui Kariuki, esperto di comunicazione e che sostituisce nell’incarico Alfred Mutua che di recente ha formalizzato il suo ingresso nell’agone politico.
Mutua fu il primo a ricoprire un ruolo di primo piano nella comunicazione governativa. Il nuovo responsabile, un uomo chiave, continuerà a curare la trasmissione delle notizie dal governo all’opinione pubblica. È bene saperlo.
Themis
Fonti:
Standard Media
http://www.standardmedia.co.ke/?articleID=2000071523&story_title=Kenya-Suspect-in-KDF-troops-killing-arrested
http://www.standardmedia.co.ke/?articleID=2000071529&story_title=Kenya-Kibaki-appoints-new-Government-Spokesman