10/03/13 Tutto inizia con la voglia di dare una mano: l’invito di Alice for Children alla ciaspolata (o “caspolata” come direbbero i locali) di beneficenza fa proprio al caso mio. Ed eccomi a partire per Ponte di Legno sprezzante delle catastrofiche previsioni meteo e della mia nota avversione per il freddo e per qualunque tipo di attività sportiva.
Sabato, al mio arrivo, incontro subito persone speciali; tra tutti sono felice di rivedere il mio ex collega Davide che ho sempre stimato professionalmente e che apprezzo per l’impegno sociale e la costante passione. E’ proprio Davide a presentarmi Elena, l’instancabile e coinvolgente coordinatrice dell’evento, che si rivelerà, sul campo, una sportiva migliore di me. Ed infine la persona senza cui tutto questo non sarebbe stato possibile: Alberto. Assolutamente impareggiabile: dal noleggio delle ciaspole, dal sostegno morale durante il percorso nella neve, al servizio fotografico in notturna e diurna, all’organizzazione della cena in un ex albergo dove abbiamo potuto gustare i deliziosi “gnocchi della cua”, tutto è stato assolutamente perfetto!
Ed eccoci a domenica, h. 9.00, tutti sul Piazzale della Stazione. Mi guardo intorno e tra tanti “caspolatori” esperti mi domando “Cosa faccio io qui?”. Ma subito mi rendo conto che ci unisce lo stesso obiettivo: un pasto caldo per i bambini del Kenya. E così fiduciosa mi avvio per una “facile” ciaspolata di tre ore. La mia scarsa preparazione fisica non passa inosservata tra i miei compagni che si prodigano per non lasciarmi indietro: c’è chi rallenta il passo, chi mi offre acqua fresca e caffè caldo, chi mi distrae con aneddoti e battute per non farmi sentire la fatica. Niente di tutto questo sarebbe bastato senza l’intervento di Manu, una vera “forza della natura”: anche tralasciando di ricordare tutti gli incoraggiamenti lungo la pista attraverso un paesaggio davvero mozzafiato, è lei che ha proposto la meravigliosa scorciatoia tra le baite ed ha organizzato con Antonella il punto ristoro dove mi attendevano tè caldo, vin brulè e torte, torte, torte e… ancora torte!
Un grazie speciale va anche ad Americo con i suoi racconti sul “gatto delle nevi”, a Walter per le storie di paese ed infine a Vale (di Alice for Children) che ha condiviso con me questa sfida che ci ha viste arrivare trionfanti in baita a mezzogiorno.
E’ proprio vero che una nobile causa e persone speciali possono rendere una piccola esperienza STRAORDINARIA!!!! Grazie a tutti e ci vediamo l’anno prossimo!
Erika