Gli analisti della World Bank (WB) affermano che entro il 2015, grazie ad un incremento degli investimenti esteri, la crescita economica dell’Africa sub-sahariana sorpasserà il tasso di crescita economica mondiale più del 5%.
Nel report ‘Africa Pulse 2013 vol.7’ viene anche spiegato che la crescita economica africana negli ultimi dieci anni ha ridotto significativamente il livello medio di povertà. I dati provvisori della Banca hanno mostrato che il tasso di popolazione africana che vive con meno di $1.25 al giorno si è ridotto da 58% a 48.5% tra il 1996 e il 2010. Dunque se questi trend si mostrano stabili, viene prospettato che nel prossimo futuro si verificherà un aumento della condivisione di ricchezza tra i paesi africani. La stessa WB però, aggiunge che i governi africani devono assicurarsi che questa crescita riduca effettivamente il tasso di povertà di ciascun paese.
La Banca inoltre raccomanda ai singoli governi di investire maggiormente nello sviluppo delle infrastrutture per assicurarsi una crescita economica costante. Infatti questo tipo di investimento sarebbe l’ideale per mantenere il successo dei settori energetici (petrolio e gas) in Africa orientale ed aumenterebbero anche gli investimenti stranieri.
Nel Report sono però identificati anche alcune aree problematiche che potrebbero trattenere la crescita economica, quali l’instabilità dei lavoratori in Sudafrica e le accese questioni politiche in Repubblica Centrafricana, Mali e Togo.
In conclusione la World Bank avverte che nonostante le rosee aspettative riguardo la crescita africana, i rischi legati alle incertezze economiche dei mercati vicini quali la Eurozone o il declino della domanda dalla Cina ad esempio, permangono.
Giulia
Fonti:
http://www.bbc.co.uk/news/business-22156755
http://www.worldbank.org/content/dam/Worldbank/document/Africa/Report/Africas-Pulse-brochure_Vol7.pdf